Gli ambienti della tua casa non “comunicano”?
Ti piacerebbe che il tuo appartamento fosse un’oasi di armonia fra le varie stanze, senza per forza stravolgere l’intera struttura della casa?
Scopri come è possibile far comunicare gli ambienti di un appartamento con soli tre alleati: un parquet, delle piastrelle e… l’idea di un architetto!
Oggi desidero parlarti di una problematica molto particolare, che ho affrontato molto spesso nell’ambito delle ristrutturazioni della casa.
La specialità di questo problema risiede nel fatto che, spessissimo, i committenti non sapevano come spiegarmi le loro esigenze.
Mi riferisco alla COMUNICAZIONE degli ambienti di un appartamento.
Forse è capitato anche a te, infatti, di percepire una sorta di “distanza” fra le varie stanze della tua casa. Un distacco non propriamente fisico, diciamo piuttosto una mancanza di armonia fra gli ambienti. Questo fattore viene enormemente sottovalutato e questo è un grave errore.
La casa in cui abiti, nonostante sia naturalmente suddivisa in diverse aree, è (e deve essere) un ambiente unico, nel quale tu possa muoverti con disinvoltura senza mai avere la percezione di entrare in una camera esteticamente lontana anni luce rispetto a quella che hai appena lasciato.
Ti svelo un “segreto” del mestiere: quando hai la sensazione di entrare in un appartamento particolarmente confortevole, sappi che devi proprio a quell’armonia degli ambienti la sensazione che hai provato.
IL CASO
Il committente con cui ho lavorato alcuni mesi fa, quindi, aveva esattamente lo stesso problema.
Come noterai dalle foto il suo appartamento, pre-ristrutturazione, presentava una separazione davvero netta tra la sala da pranzo e la cucina. Sia in orizzontale che in verticale.
Credimi, sembrava di uscire da una casa ed entrare in un’altra. E il nostro cliente viveva tutto questo con disagio.
Quando venne nello studio di O2A per i primi accordi preliminari, lo ricordo come fosse ieri, ci disse queste esatte parole: “Desidero che i due ambienti PARLINO”.
“Parlino”. Inconsapevolmente scelse un termine assolutamente azzeccato.
A me, e al mio collega Marco Rulli, spettava quindi il compito di capire COME far parlare i due ambienti senza stravolgere il concept della casa in modo radicale.
Dopo un’attenta riflessione decidemmo che il mezzo con cui le due stanze avrebbero dovuto “parlare” sarebbe stato quello più immediato: il pavimento.
“Quindi avete pensato di creare una pavimentazione unica per la sala e per la cucina?”
Assolutamente no, per due motivi:
1) Il cliente desiderava comunque mantenere due pavimenti distinti per i due ambienti
2) Far comunicare due zone della casa non significa unirle con un unico supporto, significa creare supporti che siano connessi l’un l’altro. Immagina il rapporto fra due persone: per comprendersi non devono dire le stesse parole, ma esprimersi, ognuno a suo modo, con parole che l’altro capisca.
L’IDEA
Decidemmo quindi che la soluzione migliore per ottenere il risultato richiesto dal committente sarebbe stata far “entrare” fisicamente il pavimento della sala da pranzo in cucina.
L’idea di fondo era quella dell’accompagnamento, una sorta di “invito” a varcare la soglia di uno dei due ambienti per chi ne avrebbe fruito.
Per farlo, decidemmo di optare per delle bellissime piastrelle esagonali della RAGNO, dotate di un forte impatto visivo (texture e materiali di piacevole contrasto) che ben si abbinavano anche dal punto di vista geometrico con il parquet.
DETTAGLI TECNICI
Per prima cosa abbiamo proceduto con la rimozione delle vecchie piastrelle e del sottofondo precedente. Successivamente è stata attuata la posa delle nuove piastrelle in gres esagonale, facendo attenzione a lasciare libera tutta l’area che avrebbe accolto, poi, il parquet posato dal parquettista.
Quest’ultimo ha operato dunque una sostituzione dei listelli in legno tagliati con altri interi, proseguendo su quella linea fino all’incontro con le piastrelle esagonali.
Dalle foto puoi notare come i listelli in parquet siano stati incollati al massetto, e in un secondo momento sgrossati, lamati e lucidati.
Il risultato lo lascio al tuo giudizio.
Quel che è certo è che con un semplice progetto di ripavimentazione abbiamo ottenuto due risultati: evidenziare il potenziale estetico dei due ambienti e, soprattutto, creare un ponte di comunicazione delicato ma caratteristico tra la sala da pranzo e la cucina, ora percepite con il giusto grado di attiguità.
Ti piacerebbe scoprire se anche gli ambienti del TUO appartamento potrebbero “comunicare” di più attraverso un semplice intervento mirato?
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