Al contrario di quanto si pensi, la ristrutturazione completa della casa la maggior parte delle volte non viene effettuata per esigenze strutturali.

 

Ristrutturazione completa

Ristrutturazione appartamento 60 mq

Mi spiego meglio: al netto dei bisogni “pratici”, come l’acquisto di un immobile rimasto inalterato dal dopoguerra che, quindi, necessita prima di tutto di lavori che ripristino condizioni di sicurezza e funzionalità ormai perdute, la stragrande maggioranza degli interventi di uno studio di architettura nasce da un bisogno EMOTIVO del cliente, non pratico.

Una recente statistica effettuata sulla zona di Roma dal nostro studio 02A, conferma un dato incontrovertibile: le persone richiedono l’intervento di un architetto SOPRATTUTTO quando il loro appartamento è PRIVO di qualcosa: spazi adeguati, un ambiente in più, equa distribuzione etc.

 

Le mancanze all’interno di una casa possono essere diverse, del tutto slegate dalle classiche necessità come il rifacimento degli impianti o di un solaio cedevole.

Fra tutte, però, la mancanza principale emersa dai nostri dati, che in media funge da motore per una ristrutturazione completa a Roma è quella dell’IDENTITÀ.

Una casa senza identità è, di fatto, un ambiente invivibile per gli inquilini, che emotivamente non riescono a stabilire un legame adeguato con il proprio habitat.

Ti è mai capitato, per esempio, ti sentire il tuo appartamento “troppo stretto”? O di percepire un disagio che, soprattutto nei mesi più caldi, ti spinge a preferire l’aria aperta piuttosto che le mura domestiche?

 

Questa esigenza inconscia molto spesso nasce proprio dallo scarso legame maturato fra te e l’ambiente in cui vivi, dovuto a un problema di identità che solo la ristrutturazione completa dell’appartamento, in molti casi, può risolvere.

Non si tratta di supposizioni, a parlare è la mia esperienza sul campo in tanti anni di interventi e colloqui con centinaia di committenti, tutti estremamente diversi per gusti ed esigenze, ma spessissimo accomunati dal medesimo disagio che ti ho descritto sopra.

Un caso emblematico è quello di un progetto che ho avuto modo di seguire l’anno scorso: un appartamento di circa 60mq nella zona di Piazza Vittorio a Roma.
Il contesto era di primo livello: splendido palazzo umbertino proprio a ridosso della bellissima chiesa di Sant’Eusebio.

Il problema, viceversa, si presentava negli interni della casa: una disposizione planimetrica completamente inefficiente, dovuta a una precedente ristrutturazione che non ha tenuto conto delle palesi potenzialità dell’appartamento (succede anche questo), avevano generato difetti evidenti come un ingresso inutilmente sovradimensionato, un corridoio al contrario piccolissimo (largo appena 75 cm) e, “dulcis” in fundo, una cucina esteticamente slegata da tutto il resto della casa, con uno stile medievale fine a sé stesso , infissi in alluminio e mattonelle ovunque.

Uno scempio.

Il committente, dal canto suo, aveva espresso una richiesta limpida: “Vorrei sentirmi a casa mia, ma non ci riesco.”

Non feci fatica a credergli una volta evidenziate le criticità dell’appartamento durante il sopralluogo.

LA SOLUZIONE

 

Per intervenire in modo adeguato decisi, insieme al mio collega l’Arch. Marco Rulli, di partire da un concetto centrale unico. Questo ci avrebbe consentito di creare un circolo virtuoso “a cascata”, invece di stabilire soluzioni singole per ogni ambiente.

Ovviamente questo tipo di approccio è sempre preferibile, ma non sempre possibile. Non tutti gli addetti ai lavori hanno la possibilità, il tempo e le competenze per individuare con precisione una soluzione UNICA sulla base della quale creare giovamento a tutti gli ambienti.

I portali web di ristrutturazione, per esempio, sono noti per fornire proposte standard preconfezionate che molto difficilmente conterranno  soluzioni di questo genere.

Nel nostro caso, invece, riuscimmo in poche settimane di attento studio (e una buona dose di calcoli) a rilevare il “jolly” da cui saremmo partiti per rinnovare la casa del nostro cliente: la cucinaAnte operam - Demolizioni e ricostruzioni - Post operam

Decidemmo di utilizzare questo ambiente come elemento chiave del progetto. Posizionammo infatti la cucina in modo “inusuale”, ossia nell’area di passaggio tra la zona giorno e la zona notte. Così facendo riuscimmo anzitutto ad esaltare un ambiente strutturalmente ampio e qualitativamente valido, e in più liberammo i tre ambienti rimasti da una funzione vincolante e impegnativa.

La zona giorno adesso risultava ariosa e piena di vita, un fattore incentivante per il relax e le serate conviviali, come espressamente richiesto dal committente.

Allo stesso tempo la zona notte veniva ridimensionata in modo adeguato al fine di godere anche di un bagno più ampio.

INTERVENTI TECNICI

 

Gli interventi tecnici principali, quelli finalizzati a un risultato squisitamente estetico, hanno riguardato diversi aspetti:

    • Rimozione dell’intonaco dalla grande parete del soggiorno, permettendo di evidenziare l’arco a vista e i mattoni pieni che compongono la parete.

 

Quadro illuminato Apertura sul soggiorno dallo studio

    • La cucina, nella nuova veste di “ponte” fra gli ambienti, godeva adesso di rinnovata ampiezza e vivibilità.

 

 

    • Il pavimento in parquet di rovere chiaro ha consentito di legare tutti gli ambienti fino al bagno, e la sua funzione è stata anche quella “introduttiva” del cambio di quota (esigenza tecnica) in accesso alla camera da letto.

 

Scalino in bagno 

    • La camera godeva tra l’altro di un intervento speciale: il recupero di cementine policrome sotto al vecchio pavimento che adesso decorava la testa del letto. Il simbolo di un binomio perfetto fra l’innovazione e gli elementi migliori tradotti dal un passato lontano che torna a vivere.

Testiera letto graniglie fine '800 Dettaglio testiera in graniglia

 

    • Le grandi finestre ad anta unica catturavano infine la luce proveniente dalla corte interna inquadrando poeticamente l’affaccio sulla vetrate della chiesa, al fine di sfruttare al massimo anche il potenziale del contesto esterno che fa da sfondo all’abitazione.

Finestra anta unica e soppalco Finestra anta ribalta

RISULTATO

 

Al termine dei lavori riuscimmo quindi a restituire all’appartamento l’elemento identitario che mancava e che rappresentava il vero ostacolo di vivibilità degli ambienti. Grazie a interventi dal costo contenuto ottenemmo una casa di qualità, ben distribuita e funzionale, specchio del gusto e dello spirito dei proprietari.

Ti piacerebbe scoprire se anche il tuo appartamento possiede UN ELEMENTO CHIAVE per realizzare una RISTRUTTURAZIONE COMPLETA DELLA CASA in modo efficace e costi contenuti?

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Arch. Thomas Grossi
Arch. Marco Rulli
02A Studio – Architettura e Design
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